GRUPPO DI RICERCA CLINICO PER L'AIUTO AL BAMBINO E ALLA FAMIGLIA
Ha fatto riferimento per gli approcci teorici e metodologici a Marcella Balconi, psicoanalista infantile,
e a Giovanni Bollea, neuropsichiatra infantile entrambi Presidenti onorari del comitato scientifico,
quanto ai modelli sperimentati in Italia nel campo della Neuropsichiatria Infantile e della psicoanalisi
agli adolescenti(*rif.biblio)
Grazie ai confronti del periodo prefondativo l'esigenza prioritaria era la messa in pratica dei modelli
di approccio psicodinamico e sistemico, di cui erano portatori i singoli partecipanti (medici,psicologi,psicoterapeuti,riabilitatori),
per dare risposte orientate precipuamente alle esigenze di "informazione " e di "aiuto" di cui la famiglia- per poter rappresentare
il primo capisaldo di quell'azione preventiva che, se delegata solo ad interventi esterni (scuola, servizi) potrebbe fallire,
avrebbe bisogno per migliorare le attenzioni e comprensioni che solo i genitori possono offrire ai propri figli,
che rappresentano ancore sicure allo sradicamento, al disadattamento sociale, alla devianza comportamentale.
Riferendosi alle concezioni consultoriali di modello francese ( Centre des Consultations Psyco-Medico-Pedagogique)
ed americano (Counseling) dal 92 , il collettivo-equipe , aprì il primo Consultorio Centro Studi Clinici per genitori,
bambini, sperimentando nella pratica dell' "apprendere dall'esperienza" la formazione interdisciplinare dell'equipe
e nella regolamentazione del metodossfpp- posto alla base dell'atto costitutivo, si sono potute applicare e validare
le metodologie ARSDiapason del setting clinico (counseling-training®) del setting allargato e di co-terapia di rete
(fullhelp®).
La continuità dell'azione di studio e ricerca ha consentito di strutturare l'attuale Consultorio Full Help per L'Aiuto Educativo
in grado di rispondere a più livelli ed a più esigenze correlate: a problemi di "cura" quantoai problemi del "disagio",
dell' informazione, dell'educazione permanente.
|