Cultura
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Il centro Simon Wiesenthal |
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La
scelta di dimenticare, non pubblicizzando l'odio bensì marginalizzandolo,
sembra essere alla base della recente iniziativa del Simon Wiesenthal
Center. Durante un periodo di ricerca di circa 14 mesi, il Rabbino
Abraham Cooper, rappresentante del Centro, ha coordinato il
lavoro sfociato nella pubblicazione su CD Rom di un rapporto
intitolato "Digital Hate 2001, Internet Report and Analysis".della
recente iniziativa del Simon Wiesenthal Center.
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Il rapporto identifica qualcosa come 2800 siti
web contenenti proclami che inneggiano all'odio razziale e
all'antisemitismo e, nel contempo, analizza con precisione
la crescita concomitante del world wide web e dei siti che
lì promuovono l'odio.
Per il SWC, i gruppi razzisti non fanno più proselitismo in
modo diretto ma usano ora la rete e il suo linguaggio.
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Perciò, il Rabbino Cooper e i suoi collaboratori nel CD Rom suggeriscono
di adottare in Internet forme legislative che proibiscano l'iconografia
nazista, invitano a studiare nuovi tipi di filtri software che impediscano
l'accesso ad alcuni tipi di informazione e, ancora, incoraggiano
i Provider a non pubblicare in rete un certo tipo di materiale.
Il Centro crede fermamente che marginalizzare le voci di violenza
sia la politica migliore da adottare ed è trasparente la volontà
di parlarne meno e, invece, agire di più sul piano legislativo.
A questo scopo, il Centro ha inviato copie del CD a tutte le forze
di polizia internazionale e ai capi di governo. Il tentativo di
imporre l'oblio progressivo alle forme di violenza, non è peraltro
condiviso da David Goldman che, attraverso l'organizzazione Hatewatch,
con costante attenzione monitorizza in rete i siti dedicati all'odio
razziale, sessuale, religioso con l'intenzione di creare spontanei
movimenti di protesta. Le iniziative di Cooper e Goldman sono rivolte
alla medesima soluzione che consiste nell'eliminare gradualmente
i focolai di odio razzista, proprio dove si manifestano più impunemente.
Entrambe le scelte sono improntate alla non violenza. Forse, il
metodo adottato dal Simon Wiesenthal Center è il più ragionato:
emarginare fermamente su basi legali i promotori riconosciuti del
Ghetto; formalizzare una legge del taglione incruenta, per dimenticare
e scegliere il futuro.
Sito Web: http://www.wiesenthal.com/feature/digitalhatecd.html
"áa prima vista, appare poco chiaro perché Dio abbia creato la
dimenticanzaáma c'è bisogno di dimenticare per costruire case e
intraprendere qualcosaáe non pensare sempre alla morte. Perciò Dio
ha posto negli uomini la dimenticanza." (da un racconto Chassidim)
"Una democrazia si nutre di presente e di futuro e un eccesso di
dedizione al passato mina i fondamenti di una democraziaáper quanto
mi riguarda, credo che dobbiamo imparare a dimenticareá" (Yehuda
Elkana, sopravvissuto ad Auschwitz. The Need to Forget in Ha'retz,
1 marzo 1988)
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