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Legislazione
Strumenti e procedure: legge europea 92/50
  La direttiva CE 92/50 del 18 giugno 1992 in materia di appalti pubblici, ha disciplinato il coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi.

La direttiva ha operato molteplici distinzioni in ordine all'applicabilità delle procedure e degli istituti contrattuali, affermando un principio basilare, quello della netta diversificazione dell'applicazione della normativa, in ragione dell'oggetto e dei contenuti delle aggiudicazioni mediante gli appalti pubblici. La prima distinzione riguarda le procedure, le modalità ed i requisiti per il servizio rispetto a quelli richiesti per i beni e per gli stessi lavori pubblici.
Per quanto invece concerne le regole relative agli appalti pubblici di forniture e gli appalti di lavori pubblici, esse vanno distinte dalle regole sull'aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi, anche se la direttiva afferma che queste ultimi devono essere quanto più simili alle prime.
La 92/50 considera inoltre che gli appalti pubblici di servizi in certi casi includono lavori; questi però, se sono soltanto accessori e non costituiscono l'oggetto dell'appalto, non determinano la sua classificazione, che rimane appalto di servizi.
Si tenga presente che la direttiva mantiene ben ferme le ragioni della liberalizzazione e dello sviluppo del mercato interno comunitario e che quindi non si può individuare, nella diversificazione di trattamento normativo, nessun intento di protezione di segmenti del " mercato pubblico", semmai viceversa. La 92/50 si applica soltanto agli appalti pubblici di servizi il cui importo stimato al netto dell'Iva sia pari o superiore a 200 mila ecu, corrispondenti a circa 400 milioni di lire.

Scarica il testo completo della legge 92/50.

 

 

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