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Kirsty Dunseath
"Seconda pelle" (Feltrinelli) |
Vestirci. Lo facciamo ogni giorno, spesso in modo quasi automatico,
senza pensarci troppo. Eppure, dietro ai nostri gesti naturali e quotidiani
ci sono anni di esercizio e di allenamenti, di prove e di delusioni,
ricordi, speranze, desideri mai o mal realizzati. ãSi potrebbe argomentare
che, in fondo, i vestiti sono soltanto Îcoseâ; frivoli, banali prodotti
dellâindustria della moda; magari un puro divertimento o una fonte
di piacereä, scrive Kirsty Dunseath, curatrice dellâantologia ãSeconda
pelleä edita da Feltrinelli. |
Invece, prosegue Dunseath,
ãi vestiti in parte costituiscono e in parte [·] riflettono
la nostra identitˆä. I trentatrŽ racconti dellâantologia,
di altrettante scrittrici di varie parti del mondo, Australia,
Caraibi, India, Canada, Giappone, Inghilterra e Stati uniti,
raccontano come gli abiti abbiano segnato la nostra crescita,
siano stati importanti per la formazione della nostra personalitˆ.
Troviamo le sfide infantili ad un abbigliamento rigido ed
uniforme; la voglia di distinguersi in quel mondo di bambine
tutte uguali; i primi, assurdi, tentativi di trovare un
proprio stile. Lâabito, per una ragazzina, spesso un modo
per sognare, per sognarsi e immaginarsi adulta, la voglia
di crescere in fretta, di diventare una di quelle donne
belle e ammirate, personaggi del mondo dello spettacolo.
Un sogno che si trasforma spesso in un totale fallimento,
nella frustrazione per un acquisto sbagliato, di un abito
che rimarrˆ per sempre in fondo ad un armadio. Ma anche
cos“ che si cresce! Lâabito un mezzo per sfidare il mondo,
simbolo di una trasgressione che trova nelle forme e nei
colori dellâabbigliamento un modo per esprimersi. Ma anche
un modo per proteggersi, per nascondersi, per mascherare
le proprie forme non proprio perfette o la propria timidezza.
Lâabito pu˜ diventare una sorta di corazza contro il mondo,
un amuleto contro le difficoltˆ. Nei racconti non troviamo
soltanto camicie e gonne, pantaloni o cappotti: abbigliamento
sono anche scarpe e biancheria, gioielli e borse, profumi
e prodotti per il trucco: tutto ci˜ che, piano piano, diventa
il nostro modo di presentarci agli altri. E gli abiti possono
essere anche un modo per superare momenti dolorosi, una
presenza fisica di una madre o di un figlio che sono morti:
attraverso una sciarpa o un maglione rinascono momenti passati,
tra dolore e consolazione. Mode, periodi storici, movimenti
politici, eventi culturali o sociali determinano nuovi stili
ed abitudini attraverso i quali piacevole aggirarsi soprattutto
quando si riusciti a crearsi un proprio stile e a vivere
lâabbigliamento come un gioco, un piacere e non pi come
un arma o un rifugio. Vestirsi ogni mattina, con tranquillitˆ
e naturalezza un traguardo che si raggiunge dopo molti
anni di tentativi, di fatica, di attenti studi. Non stato
facile, e proprio per questo bello passare qualche ora
a leggere delle difficoltˆ e dei risultati che altre hanno
incontrato, per ritrovarci piccoli pezzi di noi stesse e
della nostra storia.
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