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Il manifesto pedagogico
Una SCUOLA attenta al bambino è una SCUOLA ESSENZIALE
TENTATIVI di DEFINIZIONE del P.O.F. “ ”
di Elvio Mattalia
CARATTERISTICHE DEL POF
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il POF rappresenta l’identità della struttura organizzativa e si deve evitare lo scarto tra il pensato e l’agito
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cosa deve contenere il POF?
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ci deve essere una parte fissa(la struttura, le parti essenziali)e una parte mobile(le cose che di anno in anno possono/devono essere riviste e sono negoziabili)
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le cose su cui tutti sono d’accordo
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ci deve essere la storia dell’istituto che dovrebbe essere una specie di autobiografia della scuola
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il contesto territoriale di riferimento
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i concetti legati alla trasversalità, ai metodi di ricerca sociale
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tre assi fondamentali:soggetto, cultura, socialità
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tre parametri: crescere, capire, essere cittadini
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i metodi di autovalutazione del progetto
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la valorizzazione della lingua in tutte le materie
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la valorizzazione delle esperienze dei ragazzi
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il regolamento di disciplina
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il regolamento relativo alla 626
- problemi organizzativi:
- chi fa l’assemblaggio delle parti?(il Dirigente che conosce di più i bisogni del territorio, la figura obiettivo)
- come “passarlo, comparteciparlo” agli insegnanti?
- scuola / Ministero: quando possibile, scelta delle proposte ministeriali, in modo che siano congruenti con l’organizzazione delle attività della scuola
- piano di educazione alla salute,convivenza democratica, rispetto dei valori,dell’ambiente
- piano disagio/handicap: modalità dell’intervento e utilizzo del personale, modalità del lavoro di “rete”scuola/famiglia,servizi socio sanitari
PROGETTARE
In relazione ai documenti ministeriali (programmi, indicazioni ecc.)
- partire dalla LETTURA della SITUAZIONE SOCIOAMBIENTALE
- definire i Bisogni degli allievi
- individuare FINALITA’, OBIETTIVI EDUCATIVI E DISCIPLINARI
- FORMULARE CONSEGUENTEMENTE L’ORGANIZZAZIONE
- Definire i PROCESSI DI VALUTAZIONE (sistema ) e di VERIFICA (processi organizzativi, capacità/abilità degli alunni)
ATTEGGIAMENTO DIRIGENTE, DOCENTI
- dar valore alla “parola” e all’elaborazione personale e sociale
- rispettare il punto di vista altrui
SENSO E SIGNIFICATO
- consentire all’alunno di comprendere che occupa uno “SPAZIO ESISTENZIALE INTERESSANTE” (per la sua crescita in quanto referente dell’intervento del docente)
- promuovere ESPERIENZE
- adatte all’età, non troppo facili, non troppo difficili
- realizzate da SOLO e in gruppo con L’INSEGNANTE
- INTEGRATE TRA CASA E SCUOLA(es. promozione del piacere di leggere)
- Che l’alunno viva come importanti per sé ( es. leggere come occupazione ottimale del tempo libero)
- promuovere nell’alunno
- il CONTARE per QUALCUNO (es : i genitori)
- L’IMPEGNARSI per QUALCUNO ( es.insegnanti)
- L’IMPEGNARSI per SÉ
EMOZIONI
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ESPRIMERSI, COMUNICARE,DIFFERENZIARSI dagli ALTRI / ADEGUARSI AL GRUPPO
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ANALIZZARE LA RISONANZA DEGLI AVVENIMENTI
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È importante quando si ha un problema ESSERE SICURI:
- della disponibilità dei grandi ad aiutare
- della fiducia nelle probabilità di cavarsela con le proprie capacità
- di aspettative adeguate su di sé
IMMAGINAZIONE
Deve promuovere:
- l’equilibrio tra convergenza e divergenza
- la divergenza come “adattamento critico” al proprio ambiente
- la creatività come capacità di porsi dei problemi,saperli affrontare e risolvere
INTELLETTO
- facilitare esperienze adeguate alle capacità del bambino e alla realtà
- capacità di suscitare curiosità,interesse, area di gioco,ricerca
RELAZIONE CON L’ADULTO
- vicinanza/ lontananza a ragione del bisogno e della capacità di sperimentare la propria capacità di autogestione
- offrirsi come mediatore e modello
- essere cosciente di essere oggetto di proiezioni e aspettative da parte del bambino
INTERVENTO CON L’ALUNNO
- favorire una crescita globale della persona che valorizzi la maturazione affettiva, cognitiva ed etica
- promuovere la conoscenza di sé attraverso una pratica emotiva che colleghi i fatti che capitano con le sensazioni che provocano e con i sentimenti che suscitano (risonanza)
- sostenere l’autoconsapevolezza, l’empatia, il controllo personale,
- favorire la diversificazione di punti di vista
- consentire di sperimentare il rapporto con modelli adulti, capaci di dar valore alle relazioni interpersonali e alle emozioni che esse provocano
ADULTO COME MEDIATORE
- alunno/sapere: insegnante che partecipa, che si meraviglia quando lo stupore è realmente conseguente alle scoperte del bambino ma che non finge uno stupore antiscientifico.Essere mediatore è proprio questa capacità di offrire esperienze adeguate, che consentano al bambino di valorizzare la sua curiosità, di partecipare in modo adeguato al processo conoscitivo
- alunno/difficoltà di apprendimento
- alunno/relazioni interpersonali con il gruppo
- alunno/famiglia
ORGANIZZAZIONE: SPAZIO
ORGANIZZAZIONE: TEMPO
- tempi di apprendimenti e di gioco
- ritmi allentati e ciclici
- “giornata di scuola”
- scuola/compiti
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA:
Definire un metodo per la costruzione delle conoscenze e la riorganizzazione delle conoscenze, orientato a:
- favorire e ampliare le esperienze
- riflettere sulle esperienze stesse
- socializzarle e dar loro valore
- riconoscerle, generalizzarle,trasferirle
- riflettere su come si conosce e si è appreso
- discutere in gruppo per riconoscersi nelle parole dell’altro e differenziarsi
ORGANIZZAZIONE: MODI
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consentire, tramite l’esperienza di apprendimento e di gioco,relazioni interpersonali che favoriscano la crescita
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socializzazione e individualizzazione degli apprendimenti
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consentire occasioni di espressioni e lettura dei propri vissuti e di quelli degli altri con l’utilizzo di tutti i sistemi di comunicazione
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favorire la “prese in carico” di compagni in difficoltà
CURRICOLO
FORMAZIONE DOCENTI
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formare docenti a partire dall’ “imparare dall’esperienza”
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aiutare gli insegnanti a non falsificare la realtà
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promuovere una strumentalità scientifica di progettazione e valutazione dei dati di realtà
GENITORI
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