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Ong
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Che cosa chiedono le
ONG? |
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Soprattutto
che: |
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- Sia assicurato l'accesso agli alimenti attraverso politiche
che aggrediscano le cause della povertà
- La crescita della produzione, nelle zone a forte deficit alimentare
ed a forte crescita demografica deve farsi attraverso la garanzia
del rispetto della biodiversità e deve avere il carattere della
durabilità della produzione agricola
- L'intensificazione della produzione agricola non deve necessariamente
ripercorrere le vie dell'agricoltura industrializzata, al contrario
la diversificazione dei rischi richiede una diversificazione delle
produzioni e delle funzioni dell'agricoltura
- Per trarre il massimo di utilità in termini di sviluppo durevole
e di sicurezza alimentare le politiche agricole devono privilegiare
l'agricoltura familiare e contadina soprattutto quella che produce
per il mercato locale e regionale, oltre che per l'autoconsumo
- Nelle zone ecologicamente fragili, ma non solo, l'agricoltura
deve svolgere un ruolo fondamentale nel mantenimento ed il miglioramento
della gestione delle risorse naturali, sviluppandovi un'agricoltura
che abbia dei suoi specifici obbiettivi, diversi da quelli degli
alti risultati per unità
- Gli Stati siano i primi responsabili delle strategie di sicurezza
alimentare. A questo livello devono essere concepite e gestite
le politiche di sicurezza, garantendo un diritto alla sicurezza
alimentare - Siano perseguite politiche dell'occupazione e dei
trasferimenti sociali per garantire la solidarietà interna necessaria
per l'accesso minimo e permanente agli alimenti
- Le Politiche internazionali non possano privare gli Stati degli
strumenti e dei mezzi per attivare le proprie politiche di sicurezza
alimentare; l'aggiustamento strutturale e le politiche di cooperazione
devono rispettare questa priorità
- Sia attuata una revisione profonda delle regole del GATT, della
PAC, e degli altri più importanti accordi di libero scambio per
escludere da questi gli alimenti poiché questi non possono essere
considerati una merce come qualunque altra
- Sia impedito usare politiche di dumping comunque camuffate
- Sia rispettato il diritto a proteggere la propria produzione
agricola per le utilizzazioni interne e la qualità dei propri
consumi alimentari
- Sia consentita una apertura preferenziale per le eventuali esportazioni
di prodotti agricoli provenienti da paesi poveri che diano priorità
alle strategie di sicurezza alimentare ed alla agricoltura familiare
- In termini di eventuali aiuti alimentari siano privilegiate
le triangolazioni, l'approvvigionamento sui mercati regionali,
comunque sia esclusa la concorrenza con i prodotti locali
- Siano rafforzate le organizzazione sociali locali in particolare
quelle dei contadini, dei piccoli pescatori, dei Popoli Nativi,
attori principali e responsabili della gestione durevole delle
risorse naturali rispettandone le priorità e l'autonomia nelle
decisioni sulle strategie di sviluppo
- Sia garantito l'accesso alla terra ed ai metodi di produzione
socialmente giusti ed ecologicamente sostenibili
- Siano realizzare le riforme agrarie in modo effettivo e compiuto
- Sia garantito l'accesso al credito ed alle tecnologie in particolare
per le aziende familiari e le comunità locali
- Siano migliorati i circuiti di commercializzazione tra produttori,
trasformatori e consumatori. privilegiando quelli più brevi sia
difesa la diversità delle specie, razze e varietà utilizzate nella
diversificazione delle produzioni di alimenti e dei sistemi di
produzione stessi
- Per evitare gli errori della Rivoluzione Verde, si dia priorità,
a livello nazionale ed internazionale, a programmi di ricerca
finalizzati allo sviluppo durevole dell'agricoltura ed a tecniche
rispettose della biodiversità ed appropriate ai piccoli agricoltori,
alle aziende familiari, alle comunità locali
- Si eviti che le strutture di ricerca dipendano dalle grandi
imprese agroalimentari e che queste sviluppino tecnologie - come
quelle di ingegneria genetica - che contrastano profondamente
con la possibilità di uno sviluppo durevole. dei territori rurali
- si rifiuti qualsiasi brevettazione del vivente poiché questa
impone - secondo quanto previsto dalle normative vigenti - un
controllo commerciale esclusivo sulle risorse genetiche
- Si promuova a tutti i livelli la partecipazione delle organizzazioni
locali nella determinazione delle priorità e degli assi di ricerca,
consentendo così ai ricercatori di avvantaggiarsi anche del sapere
locale, tradizionale e "informale".
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