Mp3 si propone di convincere i membri del Congresso
americano a votare a favore dell'emendamento che dovrebbe modificare
la legge federale sul diritto d'autore e permettere la distribuzione
di brani musicali mediante la rete. L'emendamento, proposto da Rick
Boucher, un democratico della Virginia, e da tre repubblicani, prevede
comunque che chi vuole creare una copia digitale di un brano dimostri
di avere pagato i diritti d'autore. A quel punto potrà fare viaggiare
in rete il file e sentirlo anche da una postazione remota. Cinque
importanti case discografiche hanno fatto causa a "Mp3.com" proprio
sulla questione dei diritti d'autore. Qualche mese fa la società
di San Diego ha introdotto "My.Mp3.com", un sistema che permette
all'utente di dimostrare di aver pagato i diritti d'autore, prima
di sentire un pezzo musicale. Basta comprare un cd e inserirlo nel
computer, prima di ascoltare il brano, scegliendolo dall'archivio
digitale lascia così all'utente il compito di dimostrare il rispetto
del diritto d'autore e gli permette semplicemente di ascoltare musica.
In settembre un giudice federale di New York ha condannato "Mp3.com"
a pagare l'equivalente di 500 miliardi di multa ma l'azienda di
San Diego ha deciso di fare ricorso e con ogni probabilità il caso
arriverà alla Corte Suprema. "Il tipo di tecnologia sviluppata da
Mp3, che diventerà legale con l'emendamento permetterà a chi compra
musica di ascoltare i dischi in macchina, in ufficio o a casa di
un amico. L'emendamento verrà applicato soltanto alla musica che
viene inviata, non a quella che viene scaricata dalla rete.
Sito Web: http://www.mp3.com
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